sabato 29 agosto 2009

Pappardelle sul papero o sulla nana

esiste in molte versioni in tutta la toscana
io ne faccio di due tipi: quella per le feste che prevede il papero o l'anatra serviti interi a parte
e questa meno impegnativa
i maccheroni  con l'ocio che è il maschio adulto dell'oca, si servono durante la festa della battitura del grano ai primi di luglio nelle campagne aretine e il volatile è servito a parte come secondo

occorre:
un'anatra (la nana) compresa di fegatino e cuore
odori
 vino rosso
 pelati  400 g
semi di finocchio se piacciono
olio evo sale e pepe

per le pappardelle
in Toscana non c'è molto la cultura della pasta fresca come in Emilia: si fanno con poche uova
 io quindi le ho fatte con la ricetta classica 1 uovo per 100 g di farina

dopo aver impastato e tirato la sfoglia si taglia a mano in fettucce piuttosto larghe



poi si allargano e si pongono ad asciugare dopo averle cosparse di granito o semolino





nel frattempo si prepara il sugo




si taglia la nana in 4 pezzi a croce si fanno andare gli odori tritati in poco olio e si unisce l'anatra

quando è rosolata si sfuma con un  bicchiere di vino e poi si fa addensare
si uniscono i pelati e il finocchio si aggiusta di sale e si fa andare pianino per un oretta coperta

poi si tira su e si disossa tagliando fine a coltello la polpa
no  col mixer mi raccomando
si unisce il fegatino e il cuore e si fa insaporire
si fa cuocere ancora una mezz'oretta, si trita a mano anche il fegatino e il cuore e si condiscono le pappardelle che nel frattempo avrete messo a cuocere
si serve con parmigiano
una goduria


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