martedì 30 aprile 2013

I maccheroni alle salsicce con pecorino senese




Ingredienti per 4 persone

300 g di maccheroni
2 salsicce spellate
1 cucchiaio di concentrato di pomodoro
50 g pecorino al pepe
2 spicchi d'aglio
1 rametto di rosmarino
olio evo, sale

rosolate in 4 cucchiai di olio il rosmarino e l'aglio schiacciato al momento, quando sentite un buon profumo di aglio, aggiungete la salsiccia spellata e sbriciolata, mescolate e cuocete insieme per 5 minuti , poi togliete aglio e rosmarino e aggiungete il concentrato di pomodoro






unitegli ingredienti, regolate di pepe e spegnete
lessate i maccheroni , scolate e versateli nella padella col condimento , mescolate bene e
portate la pasta in tavola distribuite il pecorino al pepe tagliato a filetti e servite

sabato 27 aprile 2013

Pane al miglio

Ha un gusto strano questo pane
l'ho preparato per curiosità ma devo dire che non ha incontrato i nostri gusti
capita raramente ma capita...

ingredienti per 2 pagnotte da circa mezzo chilo

350 g di farina 0
150 g farina di miglio
225 acqua
200 g pasta madre tutto punto
150 g miglio cotto
13 g sale
6 g malto
14 g olio evo

cuocere il miglio in acqua abbondante per 15 minuti, scolare e tenere da parte
sciogliere la pasta madre nell'acqua poi unire nell'ordine le due farine mescolate col sale, il malto, il miglio cotto e per ultimo l'olio di oliva miscelato con poca acqua presa dalla ricetta
Impastare quindi sulla spianatoia o in planetaria per almeno 15 minuti
porre a lievitare lontano dalle correnti d'aria e coperto per circa 3 ore
sgonfiare e fare una serie di pieghe dopo aver creato un rettangolo



lasciare riposare un'oretta, poi tagliare l'impasto in due con la spatola
e formare due pagnottine rotonde
lasciare riposare per mezz'ora
metterle poi a lievitare in due cestini di vimini, coperti con un canovaccio per altre tre ore o fino al raddoppio con la chiusura rivolta verso l'alto

Capovolgere infine le pagnotte sulla piastra da forno, fare dei tagli incrociati con la lametta e infornare a 200°C per circa mezz'ora




mercoledì 24 aprile 2013

Sthrydhelat (pasta stretta con le mani)

finalmente sono riuscita a trovare l'ispirazione per provare questa ricetta
Non è per niente facile, ma sono contentissima di averla provata. E' una lavorazione tipica della popolazione arbereshe, cioè di origine albanese che è stanziata in Italia in Calabria, in Sicilia e credo anche in Puglia
In Internet c'è il tutorial per preparare la pasta
http://www.youtube.com/watch?v=9L4xHeDZCW4
però poiche spesso i video spariscono (vedi quello dello stollen) aggiungo le foto della mia lavorazione

Ingredienti per 6 persone
200 g di farina 00
200 g di semola rimacinata di grano duro
180 ml di acqua
sale
20 g di olio

per il sugo
180 g di fagioli secchi bianchi (cannellini, solfini o altro)
110 g di guanciale stagionato (o pancetta)
paprica (possibilmente calabrese o quella che avete  :sese:)
peperoncino piccante (idem)
aglio
alloro
passata di pomodoro
olio evo, sale

cominciamo dal sugo, ammollando i fagioli la sera precedente e lessandoli poi in abbondante acqua FREDDA E SENZA SALE con una foglia di alloro, calcolando 1 ora da quando leva il bollore
poi si scolano e si tiene mezzo bicchiere dell'acqua di cottura

poi passiamo alla pasta, impastando gli ingredienti e lasciando la pasta coperta per un'oretta in modo che il glutine si distenda altrimenti torna indietro nella lavorazione e ci fa penare

prendiamo un pezzetto di pasta alla volta (io con questa  dose ho fatto 5 panetti) e facciamo un foro al centro col dito


poi  roteiamo in modo da allargare il foro e quando è abbastanza largo, con entrambe le mani, continuiamo ad arrotolare in modo da fare una specie di grissino concentrico, un anello sempre più grande e sottile  (diametro dell'anello circa 50 cm e diametro del rotolino circa 1 cm)




a questo punto avvolgiamo l'anello intorno alla mano a mò di matassa e poi tiriamo piano in maniera da allungare ancora gli anelli e assottigliare la pasta




adesso tagliamo la matassa in pezzetti da circa 20 cm e poniamoli in un vassoio infarinato


continuiamo col sugo
tagliamo il guanciale a listini e mettiamone 30 g a rosolare senza condimento poi teniamo da parte
il rimanente lo mettiamo in padella con poco olio, aglio a fettine, paprica e peperoncino
 

uniamo poi i fagioli con la loro acqua e un cucchiaio di passata di pomodoro
mettiamo a cuocere la pasta e lasciamola in cottura per 5minuti, poi rovesciamola nella padella del condimento




saltateli in padella a fuoco vivace per qualche minuto e poi serviteli con sopra la pancetta croccante


si possono preparare anche con anticipo di 8 ore, ma vanno cotti più a lungo

martedì 23 aprile 2013

IL pane Polka

Il pane polka è un pane francese presente in tutto il territorio ma particolarmente venduto nella regione della Loira. E' caratterizzato dai tagli profondi che lo rendono simile alle nostre pagnotte tartaruga
L'impasto non presenta alcuna difficoltà, è un pane che si prepara con la pasta di riporto ma si può aggirare questo problema con il sistema che descriverò

il giorno prima ho preparato queste chioccioline utilizzando la ricetta di Vetta con la pasta madre, che poi è il metodo classico di fare il pane
dopo la prima lievitazione ho diviso la pasta in pezzettini da circa 100 g, li ho stesi leggermente con il mattarello e poi ho piegato i due lati lunghi verso il centro come per fare la baguette.
ho arrotolato bene in modo da chiudere le giunture e ho creato le chioccioline
le ho rimesse a lievitare fino al raddoppio e poi le ho cotte in forno a 200°C per circa 20 minuti




di questa pasta da pane ho tenuto da parte 225 grammi per poter fare il pane polKa

Ingredienti per un pane di circa un chilo

225 grammi di pasta di riporto
OPPURE
120 ML di acqua, 7 g di lievito di birra, 115 g di farina 0
OPPURE
225 g di lievito madre tutto punto

se si crea il lievitino si devono impastare gli ingredienti per formare una pasta morbida e lasciar lievitare per 6 ore

inoltre
280 ml di acqua tiepida
450 g di farina 0
7 g di lievito di birra (se si usa il lievito madre si può omettere)
15 ml di sale fino

sciogliete il lievito di birra in metà acqua, poi unite quella rimasta
aggiungete la pasta di riporto (oppure il lievitino preparato) e stemperatelo bene
a questo punto unite la farina e il sale e impastate a lungo
ponete a lievitare al caldo per 1 ora e mezza circa (deve raddoppiare)


rovesciate l'impasto sul piano di lavoro  e arrotolandolo coi pollici creare la palla
metterla nella teglia che si userà per la cottura e abbassarla leggermente


fare lievitare bene di nuovo
praticare prima di infornare dei tagli profondi con un bisturi o una lametta e spolverate con farina
lasciate riposare almeno 10 minuti 


cuocere a 200°C per circa 30 minuti spruzzando per 3 volte ocn acqua fredda il forno


giovedì 18 aprile 2013

Pane senza glutine

Non è affatto semplice creare il pane senza glutine non partendo dalle farine pronte acquistabili nei negozi
Dette farine hanno tra i loro ingredienti degli addensanti specifici che aiutano  la creazione di una specie di maglia che trattenga l'anidride carbonica e permetta al pane di lievitare
Nel blog di Aldo Bongiovanni si parla di un ingrediente, Il Metolose (idrossipropilmetilcellulosa) che aiuta la panificazione
l'ho provato e sono riuscita a creare qualcosa di assimilabile al pane

qui c'è la descrizione del prodotto e una ricetta per fare il pane
http://www.tibiona.it/addensanti-e-amidi/metolose/metolose-250g
http://www.tibiona.it/files/metolose.pdf
http://www.tibiona.it/files/metolosericetta.pdf

io ho fatto un pane in teglia, cioè tenendo l'impasto abbastanza liquido seguendo questa ricetta http://www.gingerandtomato.com/senza-glutine/pane-senza-glutine-ricetta-semplice/ e usando farina di mais bianca al posto della farina di grano saraceno




mercoledì 17 aprile 2013

Pane al topinambur




Adoro codesto tubero, mi ricorda tantissimo la mia infanzia: vivevo a contatto con la natura e avevo un prato pieno di questa pianta dai bellissimi fiori gialli
In Piemonte è molto usato sia per preparazioni dolci che salate e non poteva mancare tra le mie ricette un pane con il suo gusto

Ingredienti per due pani da circa 600 g

530 g farina di grano 0
350 g acqua
180 g lievito madre tutto punto
130 g topinambur cotto
7 g di malto o miele
13 g di sale

sbucciamo il topinambur e cuociamolo a vapore, poi schiacciamolo bene con la forchetta
 

diluire il lievito madre con l'acqua, unire la farina gradatamente, il sale, il topinambur e il malto e impastare a lungo
formare la palla e porla a lievitare al caldo per 3 ore, poi sgonfiare l'impasto
se si vuole si può far e una serie di pieghe a questo punto e porre di nuovo a lievitare per un'ora
adesso si divide l'impasto in due parti e si dà loro la forma di un filone affusolato ai lati e si lascia a riposare per mezz'ora
intanto prepariamo un canovaccio infarinato

mettiamo i nostri filoni nel canovaccio con la chiusura verso l'alto
copriamo bene con la pellicola e facciamo lievitare fino al raddoppio (circa 3 ore)

 alla fine della lievitazione rovesciamo i pani sulla teglia, facciamo un bel taglio verticale col bisturi  e inforniamo a 200°C per 25 minuti circa



domenica 14 aprile 2013

La torta del Paradiso

dal Talismano della Felicità di Ada Boni edizione degli anni '30

La vera torta del paradiso è una nota specialità di Pavia. Crediamo di far cosa grata alle lettrici (...) offrendo loro un'imitazione perfetta di questa torta: così perfetta che, confrontando la torta autentica con quella di cui vi descriviamo la ricetta, non sarà possibile trovare la più piccola differenza. Le proporzioni sono:
Burro grammi 500, zucchero, passato allo staccio fino, grammi 500, farina grammi 250, fecola di patate grammi 250, uova intiere cinque, rossi sei, raschiatura di due limoni. Mettete il burro in una terrina e lavoratelo lungamente con un cucchiaio di legno per montarlo e ridurlo soffice come crema. Aggiungete allora poco a poco lo zucchero, senza smettere mai di mescolare e poi le uova intiere e i rossi sbattuti insieme come per una frittura. Queste uova vanno aggiunte adagio, a cucchiaiate, non aggiungendo una nuova cucchiaiata d'uova se la prima non si è bene amalgamata. Da ultimo si aggiungono la farina e la fecola mescolate insieme e finalmente la corteccia grattugiata dei limoni. Quando si aggiungeranno le farine non si lavorerà più energicamente la pasta col cucchiaio, ma si cercherà di amalgamarle con la più grande leggerezza. Si unge di burro una grande teglia di 31-32 centimetri di diametro (o due di venticinque centimetri), si spolverizza di fecola di patate e ci si versa il composto, il quale deve arrivare ai due terzi della teglia. Si cuoce in forno di moderato calore per un'ora e poi s'inzucchera generosamente con zucchero a velo. Questa torta si conserva lungamente, specie se avvolta nella stagnola. E' bene aspettare un paio di giorni prima di mangiarla. Quando fosse trascorso molto tempo e voleste gustare la torta del paradiso in tutta la sua freschezza, non avrete che a scaldarla leggermente.


TORTA USO PARADISO


In una terrinetta montate quattro rossi d'uovo, due ettogrammi di zucchero pestato il più finemente possibile (quasi al velo) e spremeteci il sugo di mezzo limone. Con un cucchiaio di legno cominciate a mescolare le uova con lo zucchero e il limone. Quest'operazione dovrà durare per circa mezz'ora, fino a che vedrete che i rossi d'uovo saranno ben montati e faranno qua e là delle bollicine. Montate allora in neve le quattro chiare. Aggiungete nei rossi d'uovo un ettogrammo di fecola di patate, mischiate bene, e in ultimo aggiungete delicatamente le chiare montate, adoperando un cucchiaio di legno. Imburrate e infarinate con la fecola una teglia di rame, del diametro di circa venti centimetri e dell'altezza di cinque, capovolgendola per fare uscire il superfluo della farina e metteteci il composto. Infornate subito in forno di giusto calore e lasciate cuocere la torta per una quarantina di minuti. Sfornatela, toglietela dalla teglia, ponetela su una gratella per farla asciugare e freddare, poi inzuccheratela.

io ho preparato mezza dose della versione chiamiamola originale

quindi ho lavorato a crema burro e zucchero in planetaria (300 g di entrambi)  e poi ho unito 6 torli a due a due aspettando che il burro li prendesse bene in maniera da non farlo impazzire



in questo modo ho praticamente fatto la crema reale al burro.
poi ho aggiunto poco alla volta 150 grammi di farina 00 e 150 g di fecola di patate setacciate insieme ad una bustina di lievito per dolci e la scorza di un limone biologico grattugiata


e per finire ho incorporato 4 chiare montate a neve

ho trasferito tutto in una teglia di 26 cm di diametro e l'ho passato in forno già caldo a 180°C per 40 minuti

quando è fredda si spolvera con lo zucchero al velo