venerdì 20 luglio 2012

Karntner kasnudeln

Sono dei caratteristici ravioli della Carinzia, ripieni di ricotta e pane oppure patate a seconda delle versioni e erbe aromatiche alpine
La Carinzia , nell'Austria del Sud è una regione bellissima e vi si trova un villaggio Irschen, chiamato il villaggio delle erbe, dove vengono raccolte le erbe più carattarestiche di questi luoghi e dove le ragazze in età da marito e pronte per il gran passo devono saper dimostrare di confezionare alla perfezione questi tortelli: il movimento per chiudere i bordi infatti è tutt'altro che intuitivo :sdent:

Ingredienti per circa 30 tortelli sufficienti per 8 persone

per la pasta
250 g farina 00
250 g farina di semola di grano duro rimacinata
1 uovo di circa 60 g
185 g circa di acqua
1 cucchiaio di olio evo e un pizzico di sale

per il ripieno (versione col pane)
mollica di pane morbida 120 g
ricotta asciutta vaccina 500 g
panna acida 250 g (io ho inacidito la panna col latticello)
burro 50 g
cerfoglio, menta, prezzemolo, erba cipollina

per condire
burro da fondere, le stesse erbe usate nel ripieno tritate, grana grattugiato

cominciamo a fare la pasta mescolando le due farine e unendo il resto degli ingredienti


e dopo aver lavorato bene mettiamola sotto una ciotola per un'oretta circa

nel frattempo dedichiamoci al ripieno:
lavoriamo insieme la ricotta e la panna e versiamole sopra la mollica di pane tagliata a dadini


fondiamo il brro insieme alle erbe tritate, coliamolo sulla farcia e amalgamiamo bene il tutto aggiustando di sale a nostro gusto

tiriamo la pasta poco alla volta con la nonna papera e fermiamoci alla penultima tacca
utilizzando un coppapasta (o altro) di diametro 10 cm prepariaamo una 60ina di cerchi e poniamo al centro della metà di essi un cucchiaio abbondante del ripieno e poi chiudiamo con un secondo cerchio



adesso viene la parte pù divertente :sdent:
tenendo il tortello con una mano, premere lungo il bordo col pollice e l'indice della mano libera e piegare verso di noi un pezzettino di bordo.. proseguire torno torno fino a finire il giro
spero che Marcello abbia centrato bene i movimenti :mflirt:




quando finito, porli in un vassoio cosparso di semola o farina di mais in attesa sella cottura
si cuociono in una pentola larga e bassa in modo che non si attacchino tra di loro, magari buttandoli pochi alla volta

e si condiscono col burro fuso, erbe e grana grattugiato


li ho provati anche al pesto... devo dire che è un matrimonio ben riuscito

ricetta gentilemnte concessa dall'Ente Regionale per il Turismo della Carinzia

2 commenti:

  1. sei stata bravissima cosi belli non li avevo mai visti, non è facile se non si abita in carinzia, complimenti li hai interepretati in modo molto corretto

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  2. Gunther non sai il piacere che ho provato leggendo il tuo commento ... cerco sempre di documentarmi meglio che posso quando sperimento ricette tradizionali, ma so benissimo che non è la stessa cosa che aver imparato "in loco" dalla maestria di chi è custode del folklore locale
    del resto io amo assaggiare la cucina tradizionale sia italiana che di altri paesi e quindi devo "osare" ;P

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