sono gallette cotte sulla piastra, tipiche della Norvegia. si possono preparare con qualsiasi miscuglio di farina e anche con verdure a radice, cotte e passate al setaccio, mescolate alla farina nella proporzione di 4/5 di verdura per 1 di farina e impastate bene insieme
ho fatto dei similcrauti (perchè a mio marito l'aceto non piace) con salamini e con codeste gallette norvegesi che si sposano benissimo con i formaggi... luca le ha mangiate di gusto con quelli spalmabili tipo philadelphia, robiola, stracchino gorgonzola
sono molto facili da fare e con un gusto particolare
nel libro cucinare meglio dicono che in passato si facevano in grossi quantitativi per i mesi invernali e che avevano addirittura un tavolo dedicato per questo, appeso al soffitto, da tirare giù all'occorrenza
questa versione è con la farina di orzo ma si può fare anche con quella di segale o altre farine
per 8 gallette
225 di farina di orzo
225 g di farina frumento integrale
1 cucchiaino di sale
350 cc di acqua tiepida
setacciate insieme le farine col sale aggiungete l'acqua tagliandole col coltello. quando la pasta starà insieme mettetela sulla spianatoia facendo una palla e cominciando a lavorarla
infarinate il piano con farina di orzo e spingete la pasta lontano da voi col palmo, ripiegatela su se stessa e date un quarto di giro e così a continuare per 15 minuti
dividete col coltello la pasta in otto porzioni , ciascuna sarà una galletta
col matterello infarinato tirate la porzione sottile usando il mattarello solo in avanti, da un margine all'altro e dando ogni volta 1 quarto di giro per averle il più possibile rotonde
bucherellate la sfoglia con la forchetta, così non gonfia
mettete sul fuoco una pesante padella di ghisa o di antiaderente, e quando sarà ben calda posate delicatamente con ambo le mani una galletta.
fatela dorare 15 minuti da una parte, poi giratela con una spatola e fatela cuocere altrettanto dall'altra parte
se si sollevano i bordi appiattiteli con una spatola
a mano a mano che sono pronte trasferitele su una griglia
si servono intere, non si sbriciolano quando si spezzano sono molto croccanti e si conservano diversi giorni
invece che sulla piastra, è possibile cuocerle anche in forno preriscaldato a 220° per una ventina di minuti
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