E' un pera usata esclusivamente in ricette che ne prevedono la cottura, in quanto rimane dura e difficile da masticare anche quando raggiunge la piena maturazione
La varietà prende il nome dall’omonima piccola frazione di Vezza d’Alba, località molto vicina ad Alba, capitale delle Langhe ed alle porte del Roero. La pianta-madre, cresciuta in una proprietà della cascina Gavello, fu abbattuta nel 1914, quando aveva ormai 130 anni, un tronco dalla circonferenza di m. 2,60 ed una produttività anche superiore ai 25 quintali.
Si ritiene che tale cultivar derivi da un incrocio naturale della Martin sec con il selvatico. E, in effetti, poche sono le differenze. La cultura della tavola del Roero ha fatto della pera Madernassa una presenza importante della cucina autunnale ed invernale.
E’ veramente tipico delle Langhe e del Roero cuocere queste deliziose pere in sciroppo di vino e spezie per circa 30 minuti e degustarle a fine pasto!
notizie interessanti si possono trovare qui
Veniamo alla ricetta.
5 pere madernassa
200 g di nocciole macinate finissime (oppure in altra versione amaretti tritati)
150 g di zucchero di canna (se si usano amaretti ridurre a 3 cucchiai)
4 cucchiai di cacao amaro
3 cucchiai di farina
1 uovo
una noce di burro
il succo di mezzo limone
mezza bustina di spezie La saporita
Sbucciare le pere e tagliarle a pezzettini poi metterle a cuocere con una tazzina di acqua e poco zucchero fino a che non si disfano
Schiacciarle bene con la forchetta in una terrina e unire poco alla volta gli altri ingredienti
lo zucchero con le nocciole tritate
l'uovo e il cacao
le spezie, la farina , il limone e la noce di burro liquefatta
impastare bene col cucchiaio di legno, e poi rovesciare il tutto in una teglia, possibilmente rettangolare o quadrata ad uno spessore non troppo alto, sui 2 o 3 cm
mettere in forno già caldo a 180°C per circa un'ora.
Nessun commento:
Posta un commento