sabato 25 agosto 2018

Il galletto di Sant'Oronzo

Si dice che quando fu consacrato Vescovo di Lecce da San Pietro, Oronzo uccise un gallo per rendere omaggio all'Apostolo e cancellare con questo gesto il ricordo del rinnegamento di Gesù da parte di Pietro prima del canto dell'animale.
Un'altra leggenda vuole che, al momento della decapitazione di Oronzo, un gallo cantasse per tutto il Salento, come a voler rimarcare la vittoria della Fede e la santità del suo martirio.
La storia invece dice che l'addrhuzzu, cioè il galletto del primo canto, era offerto dai contadini ai proprietari delle terre in dono il 26 agosto, il giorno della festa del Santo.
La cosa era chiaramente mal vista dai contadini e sembra che, nel tirare il collo al malcapitato animale, i contadin invocassero Sant'Oronzo e San Pietro, affinchè li aiutassero a spennare il pollo, identificato come il padrone:
Qualunque sia l'origine  di questa usanza, il 26 agosto a Lecce si mangia il galletto, possibilmente di razza leccese, in umido o arrosto.

Ingredienti:
un galletto già eviscerato (circa 2 chili)
700 g di passata di pomodoro
400 g di pomodorini ciliegino o piccadilly
200 ml o poco più di vino rosato secco leccese
1 grossa cipolla, 1 carota e una gamba di sedano con le foglie
olio evo, basilico abbondante e sale

Cominciamo col rosolare da tutte le parti il galletto in abbondante olio in una casseruola capiente, in quanto dovrà contenere tutta la preparazione.
Quando il galletto è bello dorato, solleviamolo e mettiamolo da parte in un piatto.



Nello stesso olio, facciamo dorare sedano. carota e cipolla puliti e lasciati il più possibile interi



Rimettete il pollo nella casseruola con le verdure e aggiungete il vino. Lasciate andare a tegame scoperto in modo che il vino perda la parte alcolica e si consumi . Quando si è ridotto di circa la metà è il momento di aggiungere i pomodorini interi, abbassare la fiamma e lasciarli appassire



INfine si unisce la passata di pomodoro e il basilico intero, si sala con moderazione e si lascia cuocere dolcemente, a lungo, coperto, aggiungendo del vio se si dovesse asciugare troppo.



E' pronto quando la carne del galletto è morbida e tende a staccarsi da sola dalle ossa, possono volerci anche più di due ore..

A fine cottura togliete il galletto dal sugo e, se necessario, fatelo addensare ancora qualche minuto
Servite il galletto con un pochino della sua salsa e utilizzate la restante per condire orecchiette e minchiareddi (io ho fatto solo le orecchiette)



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