E’ una ricetta conosciuta e ancora utilizzata dalle famiglie
valdostane. Ne esistono varianti a seconda delle vallate
che utilizzano ingredienti diversi. Il piatto descritto, a base
di verdura, veniva preparato con i prodotti del proprio
orto, preferibilmente in autunno quanto questo forniva
un raccolto vario e abbondante. Pertanto la composizione
dipendeva da quanto offriva l’orto di casa.
La lunga cottura a fuoco mite permette di ottenere un
piatto saporito e profumato.
Questo piatto viene chiamato anche: soça, sôsa o sorcha.
Ingredienti per 4 persone :
fagioli freschi già sgranati 300 g
patate a pasta gialla 600 g
pancetta 100 g
burro una noce
1 cipolla media, 1 costa di sedano,
un rametto di timo e uno di santoreggia, sale
Fate soffriggere in una casseruola, preferibilmente di coccio, la cipolla tagliata a pezzetti con il burro e un pizzico di sale. Tagliate intanto la pancetta a listerelle piuttosto sottili. Lavate le patate, sbucciatele e tagliatele a fettine non troppo sottili
Legate il sedano con le erbe aromatiche. Disponete nella pentola sopra il soffritto, i fagioli, le patate e la pancetta
Salate leggermente, aggiungete il sedano e coprite totalmente la preparazione con acqua calda
Coprite e cuocete a fuoco dolcissimo per circa 50 minuti , scuotendo la pentola di tanto in tanto senza togliere il coperchio, in modo da non fare attaccare il contenuto sul fondo della pentola.
Regolate di sale e , quando le patate saranno sfatte e l'acqua totalmente assorbita, togliete dal fuoco.
Togliete il sedano e il mazzetto aromatico e servite dividendola in ciotole individuali
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