La ricotta di bufala: una chicca strepitosa tutta italiana tanto da avere ottenuto il riconoscimento DOP
è un prodotto caseario fresco cioè senza maturazione
La sua consistenza così cremosa si ottiene aggiungendo alla fine della lavorazione, latte di bufala crudo o pastorizzato e panna di bufala
se la ricotta non è trattata termicamente dura 7 giorni, altrimenti può raggiungere i 21 giorni
Ingredienti per 6 persone
300 g di farina
300 g ricotta di bufala
160 g burro
90 g acqua gassata
40 g grana grattugiato
40 g prezzemolo tritato
6 carciofi
1 uovo
1 arancia
pangrattato
vino bianco , olio evo
alloro, sale
prepariamo la brisè: intridiamo la farina con 150g burro morbido e la scorza grattugiata di mezza arancia sfregandola tra le mani fino a fare delle briciole
uniamo poi l'acqua gassata fredda di frigo in cui abbiamo sciolto 6 g di sale. appena formata una pasta morbida e liscia, avvolgiamola nella pellicola e facciamola riposare 1 ora in frigorifero
Intanto puliamo i carciofi e dopo averli tagliati a spicchi rosliamoli in padella con olio e alloro per 5 minuti, poi aggiungiamo mezzo bicchiere di vino e dopo evaporato coperchiamo e facciamo cuocere per 15 minuti circa
imburriamo una teglia rotonda svasata spolveriamola con pangrattato e foderiamola con brisè a circa 3 mm di spessore, copriamo la pasta con carta forno e mettiamo sopra fagioli secchi oppure le bilie di porcellana o, come ho fatto io, un'altra teglia
inforniamo a 170 gradi C per 20 minuti, poi togliamo la copertura e facciamo cuocere la parte superiore per altri 8 minuti (questa si chiama cottura in bianco)
mescoliamo la ricotta con la grana, il prezzemolo, l'uovo , sale e pepe se piace
mettete la farcia ottenuta a cucchiaiate nel guscio di brisè
e poi posizioniamo sopra gli spicchi di carciofi
inforniamo di nuovo per altri 15 minuti
serviamo tiepida con un bianco secco come per esempio un Cirò bianco
giorno dopo giorno, provo e assaggio piatti che provengono da varie fonti: piatti regionali, piatti internazionali, piatti di grandi chef, piatti di cuochi amatoriali... non ripeto mai due volte la stessa ricetta, non mi precludo la scelta di alcun ingrediente. Uniche regole: l'eccellenza, la sostenibilità e l'adesione il più possibile alla ricetta originale
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