Anche per questa ricetta mi sono avvalsa della collaborazione di Federico, il pasticciere bravissimo del blog La pasticceria di Chico, dove come spesso accade, mostra anche con un video molto esauriente come operare.
Ingredienti per 15 strufoli della nonna
2 uova,
80 g di zucchero
50 g di burro
150 g di farina manitoba
150 g di farina 00
50 g di rum
30 g di mistrà
10 g di grappa
3 g di sale
1 bustina di lievito per dolci (circa 16 g)
olio di oliva o arachidi per friggere (abbondante)
miele per condire gli strufoli
Iniziamo con lo sciogliere il burro af fuoco molto dolce in modo che non frigga. QUando è freddo, mescoliamo in esso i tre liquori, la buccia di limone e due o tre cucchiai della farina in modo da farne una crema. Questo perchè, come spiega Federico, l'alcool coagulerebbe le uova se inserito direttamente.
Mettiamo in una ciotola (o nel boccale della planetaria) le uova con lo zucchero e montiamole fino a triplicarne il volume (punto scrittura)
Una volta che le uova sono montate, inserire le farine settacciate insieme con il sale e lavorare con le fruste da impasto (o la frusta a K se si usa la planetaria). Infine unire il burro con i liquori
Lavorare molto bene l'impasto (almeno 15 minuti) perchè è indispensabile che sia ben incordato per ottenere strufoli gonfi e vuoti internamente.
Solo all'ultimo aggiungere il lievito e dare ancora qualche colpo di fruste per amalgamarlo perfettamente
A questo punto velare con olio di arachidi la superficie della pasta (che dovrà potersi strappare con le mani ) coprire e lasciar riposare una mezz'oretta
Mettere poi abbondante olio in padella a scaldare e quando è caldo, prendere un po di pasta con le mani unte di olio . Allargare la pasta tra le dita e stenderla nell'olio. La temperatura non deve essere molto alta, altrimenti lo strufolo si colorisce fuori e rimane crudo all'interno. A contatto con il calore dell'olio, lo strufolo si gonfia. Quando è ben colorito di sotto, girarlo con la schiumarola e completare la cottura dall'altro lato
Sollevarli con il ragno e farli scolare nella carta assorbente
Metterli poi in un vassoio e glassarli con miele fuso
(buoni anche semplicemente rotolati nello zucchero, oppure su consiglio di Federico serviti con zucchero al velo e Alchermes)
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