Il pandolce basso genovese è chiamato impropriamente antico quando in realtà è degli anni 50 e fatto di pastafrolla e ha il lievito chimico
ingredienti
500 g di farina 00
200 g di zucchero
100 g d uvetta
150 g di burro
1 bustina di pinoli
1 cucchiaio di canditi
1 uovo
la buccia di 1 limone biologico
100 cc di marsala
2 bustine di lievito per dolci
metto a bagno l'uvetta nel marsala
faccio la fontana con la farina, lo zucchero un pizzichino di sale il lievito e la scorza grattata del limone mescolati tra di loro
aggiungo l'uvetta scolata strizzata e infarinata, i pinoli e i canditi
rifaccio la fontana e metto al centro il burro morbido morbido e lo intrido nella farina
sbatto l'uovo con il marsala dell'uvetta e lo aggiungo piano piano al composto lavoro bene aggiungendo poca acqua un cucchiaio alla volta per avere un impasto morbido ma compatto (di solito ne metto 5 cucchiai)
faccio il panetto lo metto in una tortiera (anche di alluminio usa e getta) incido la superficie a croce e inforno a caldo a 200° PER 45 MINUTI CIRCA
sformo e servo a temperatura ambiente
posto per completezza anche una ricetta antica, con l'uso di bicarbonato e cremor tartaro
550g farina manitoba
200g farina 00
550g uvetta sultanina
250g zucchero
225g burro
150g acqua
125g scorzetta arancia candita a cubetti
100g cedro candito cubetti
75g latte
50g pinoli
5g semi di anice
5g cremortartaro
4g bicarbonato di soda
2g acqua fior d'arancio
1 uovo (facoltativo)
Sciogliere il burro e pOi aggiungere l'acqua portando a ebollizione;
sbattere zucchero, uovo, latte per una prima emulsione; versare il burro fuso ancora bollente poi incorporare le farine e polveri lievitanti;
impastare fino ad ottenere un composto morbido ed elastico;
pulire e far rinvenire l'uvetta; versare nell'impasto frutta candita, pinoli, acqua d'arancio e dopo aver lavorato con energia, l'uvetta.
Finire di lavorare su un piano di legno e poi dividere in due l'impasto (circa un chilo ciascun pezzo); si può fare anche in forme più piccole. Tornire i pezzi di impasto, porli sulla teglia e schiacciarli all'altezza desiderata (lievitano poco in cottura).
Mettere la placca in un posto tiepido per una mezz'ora prima di infornare (es. sulla bocca del forno). Avendo a disposizione un forno con temperature diverse sopra e sotto, mantenere più alta la platea alta, la temperatura media del forno a 190 gradi; la cottura sarà di circe 75 m per i pandolci da un chilo. Quando cotti raffreddarli rivoltati su una grIglia.
"Dolce Liguria" di E. Casati e G. Ortona
ti sei dimenticata di dirmi che sei bravissima in cucina l'ho aggiungo io,
RispondiEliminaGUNTHER, chi si loda si imbroda, lo sapevi? ;)
Eliminaun caro saluto
Come sempre ci delizi con pietanze della tradizione, anche se non antiche come specifichi tu ;o)
RispondiEliminaComplimenti e buona domenica,
Lory
Bazzicando in Cucina
Ciao LOrenza. adesso cominciamo con le ricette natalizie...
RispondiEliminabuon inizio di settimana
ma ciao! ho letto il tuo commento sul blog di Gunther (riferimento blog pappagalla...) e sono d'accordo con te al 100%, infatti appena sopra il tuo commento c'è il mio e siamo sulla stessa linea di pensiero. Quindi eccomi ad unirmi ai tuoi lettori e voglio aggiungere url del tuo blog al mio blogroll, mi piace l'idea di avere sott'occhio le tue ricette fatte veramente benissimo. Un caro saluto
RispondiEliminaBuongiorno Simona.
Eliminasono felice di averti tra i miei lettori, perchè nel mio piccolo cerco di portare avanti le ricette "vere" il più possibile attinenti ai disciplinari e alle tradizioni, anche se questo significa fare ricette lunghe, non sempre facili e con ingredienti anche "difficili"
ho sempre piacere a leggerti...
chiedo scusa se non rispondo subito... ma il tempo è sempre tiranno
Buongiorno Simona.
Eliminasono felice di averti tra i miei lettori, perchè nel mio piccolo cerco di portare avanti le ricette "vere" il più possibile attinenti ai disciplinari e alle tradizioni, anche se questo significa fare ricette lunghe, non sempre facili e con ingredienti anche "difficili"
ho sempre piacere a leggerti...
chiedo scusa se non rispondo subito... ma il tempo è sempre tiranno
p.s. comunque da una vita cerco una ricetta BUONA e vera del pandolce genovese et voilà, prendo nota
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