domenica 28 ottobre 2018

Il torrone dei morti napoletano

Il Torrone dei Morti, denominato così in onore di Antonio da Casoria, prende questo nome proprio dalla tradizione antica legata alla preparazione di questo dolce, che veniva cucinato come omaggio al proprio caro per accompagnarlo nell’ultimo viaggio.
Questa ghiotta prelibatezza era anche un modo per rendere più “sopportabile” una giornata come il 2 Novembre che in genere è accompagnata da sentimenti di nostalgia e tristezza, nel ricordo di persone care che non ci sono più.
Non si tratta ovviamente del torrone classico, quello duro con le mandorle per intenderci, ma è anzi morbido e cremoso, in genere si scioglie in bocca, tanto è vero che a Napoli lo chiamano “muollo”.
Ma in realtà, se ci fate caso questo dolce rettangolare e scuro ricorda nella forma e nel colore proprio una bara, e infatti altro nome che i napoletani gli danno è “morticiello”.
La base per la ricetta del Torrone dei Morti è sempre il cioccolato fondente a copertura, mentre l’interno è fatto con cioccolato al latte o bianco, quest’ultimo aromatizzato a vari gusti: esiste quindi il torrone molle alla nocciola, al gianduia, ma anche al cocco, al caffè, e altri ancora, a seconda della creatività del pasticcere o di chi lo prepara.
Lo stampo professionale che viene utilizzato per la realizzazione del Torrone dei morti, è quello in policarbonato, specifico per Torrone, possiede un coperchio ad hoc ed è naturalmente molto comodo e facile da usare, il cioccolato si stacca dalle pareti con un clic sul fondo. In alternativa potete utilizzare uno stampo per plumcake in silicone, i bordi del vostro torrone verranno ugualmente perfetti ed è facilissimo staccare poi il torrone dalle pareti. Se non avete ne lo stampo in silicone, nè quello in policarbonato, potete comprare gli stampi in carta per torrone, oppure utilizzare il trucco di rivestire con della carta da forno il vostro stampo da plumcake, in questo caso, dovrete fare molta attenzione ad essere precisi, quasi incollare la carta allo stampo, aiutandovi con un filo di burro per lasciare aderire meglio la carta da forno alle pareti e la sciare un bordo di carta fuori dalla teglia, in modo che sarà più facile sfilare via il vostro torrone una volta compattato.
La ricetta che uso è della Webmaster di Kucinare.it 

550 g cioccolato di copertura fondente
450 g crema Alba
200 g nocciole intere
100 g di cioccolato gianduia


L'uso del microonde facilita ulteriormente l'esecuzione di questa ricetta, già semplice di per sé. In alternativa usare il bagnomaria.
Per non bruciare il cioccolato (usando il microonde) si consiglia di seguire il metodo seguente: mettere il cioccolato in una ciotola e inserirlo nel MO alla massima potenza per 30 secondi. Mescolare e scaldarlo ancora per trenta secondi. Ripetere queste operazioni finché risulta fuso.
Tagliare il cioccolato a pezzettini.
Fonderne 250 g e rivestire internamente lo stampo con una spatola. Il cioccolato non deve essere molto caldo, ma ad una temperatura di poco superiore ai trenta gradi.
Esistono stampi appositi per il torrone, ma va benissi
mo un contenitore di alluminio di quelli usa e getta. Per questa ricetta se ne è usato uno da 0.8 litri.

Consiglio di rivestire lo stampo in due volte, facendo due strati di cioccolato mettendolo in frigorifero per mezz'ora tra uno strato e l'altro e di usar eun pennello da cucina per spalmare uniformemente il cioccolato. 


Capovolgere lo stampo su un vassoio coperto di carta forno e metterlo in frigo per far rapprendere il cioccolato.
Intanto scaldare la crema Alba per 30 secondi alla massima potenza, aggiungere il cioccolato fondente  rimasto e il gianduia e seguire la procedura descritta sopra, finché non si abbia un composto perfettamente liscio quindi incorporare le nocciole 



Riprendere lo stampo dal frigo. Se il cioccolato si è indurito, riempirlo con il composto.
Rimettere in frigo per almeno 2 ore.


Quando il torrone è ben rappreso estrarlo dallo stampo e servirlo tagliato a fette.


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