Ingredienti per 6 persone
1 anatra pulita di circa 1,5 kg
5 mele verdi e asprigne tipo Granny smith
10 g di uvetta
100 g di prugne nere snocciolate
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di zucchero
sale, pepe nero di mulinello
tagliare le prugne a pezzettini e metterle a bagno in 150 ml di acqua tiepida insieme all'uvetta.
Eliminare con una pinzetta i calami delle penne sulle ali e sulla coda dell'anatra e poi fiammeggiarla per levare tutti i residui di piumette. Lavarla bene e asciugarla e poi massaggiarla dentro e fuori con sale e pepe.
Sbucciare due mele, tagliarle in 8 fette eliminare i semini e poi dividerli ancora a metà. Mescolarli alla frutta secca scolata e asciugata e allo zucchero e infilarli nella pancia dell'anatra.
Chiudere bene con stuzzicadenti o cucire con spago da cucina.
Mettere l'anatra in una teglia, sulla schiena e versare l'acqua di ammollo della frutta. Cuocere in forno statico per 200°C per 20 minuti facendo diventare la pelle dorata, poi voltare l'anatra a pancia in giù e cuocere altri 20 minuti.
Abbassare la temperatura a 170°C e cuocere lentamente per 1 ora e 20 minuti, bagnando la pelle colsuo fondo di cottura ogni 15 minuti perchè non si spacchi e rimanga morbida.
Lavare e tagliare a metà in orizzontale le tre mele rimaste senza sbucciarle e, una ventina di minuti prima della fine della cottura metterle nella teglia dell'anatra con il taglio verso il basso al contatto col sughetto. Dopo 10 minuti voltarle e irrorarle col sughetto.
A fine cottura la carne dell'anatra deve essere chiara ma tenera e il suo ripieno si deve essere trasformato quasi in purea. Le mele di contorno devono essere morbide ma compatte.
Secondo tradizione il ripieno va tolto dall'anatra messo nel piatto e il volatile va appoggiato sopra.
L mele di contorno vanno sistemate intorno all'anatra ed essa viene decorata con foglioline di prezzemolo
giorno dopo giorno, provo e assaggio piatti che provengono da varie fonti: piatti regionali, piatti internazionali, piatti di grandi chef, piatti di cuochi amatoriali... non ripeto mai due volte la stessa ricetta, non mi precludo la scelta di alcun ingrediente. Uniche regole: l'eccellenza, la sostenibilità e l'adesione il più possibile alla ricetta originale
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