come sapete adoro la selvaggina... lo so sono in controtendenza.. dire una cosa simile è come sparare sulla croce rossa.. io sono favorevole alla caccia con i dovuti distinguo
ebbi uno zio che lavorava per la forestale in Piemonte, occupandosi del ripascimento delle riserve di caccia e lui stesso cacciatore e ebbi modo di avvicinarmi al mondo venatorio, che se seguito con correttezza, ha il suo fascino
il contatto con la natura è ineguagliabile e non abbiamo mai esagerato nell'uccisione delle prede
comunque torniamo alla ricetta
piatto forte del mio menu di domenica, ricetta del "rifugio ghiacciaio dei forni"
ingredienti per 4
1 kg di spalla di cervo (in alternativa cinghiale o anche del buon brione di manzo) 1 bottiglia di vino rosso corposo
3 cipolle, 5 carote,3 gambi di sedano 10 bacche id ginepro, 5 grani di pepe nero, 6 chiodi di garofano, 2 foglie di alloro, 1 ciuffetto di salvia rosmarino timo, 1/2 cucchiaino di cannelle in polvere, mezzo spicchio di aglio, 15 g di burro, fecola e cacao amaro olio e sale
tagliare la polpa a pezzettini e metterla a marinare per il tempo dovuto nel vino insieme alle erbe aromatiche, alle spezie e alle verdure tagiate a pezzetti
scolare la carne, asciugarla con carta da cucina (è molto utile) farla rosolare nel burro
in altra pentola fare imbiondire le verdure tirate su (le spezie no) e tritate, poi aggiungere la carne rosolata, bagnare col vino della marinata e portare a cottura a fuoco basso, coperto per 3 ore, regolare di sale
a cottura ultimata scolare al carne, passare al setaccio la salsa e addensarla con fecola e cacao uniti insieme
rimettere la carne nel sugo impastare bene e servire con polenta fumante
vino dedicato amarone della valpolicella, uno dei migliori in circolazione
Nessun commento:
Posta un commento