domenica 28 dicembre 2014

la cuccìa di Santa Lucia

Che Siracusa sia stata colpita da una grave carestia nel 1646, durante la dominazione spagnola, è storia. Che nella disperazione del momento sia giunta una nave carica di frumento e che questa circostanza sia stata ritenuta un miracolo, è possibile. Certo è, però, che da quel momento alla devozione per Santa Lucia è stato associato l'uso del mangiare cuccia il 13 dicembre di ogni anno. Il nome "cuccia" può derivare dal sostantivo "cocciu", chicco, o dal verbo "cucciari", cioè mangiare un chicco alla volta. La tradizione vuole che questo dolce sia distribuito a familiari, amici e vicini di casa. Le briciole si lasciano su tetti per esser
e catturate dagli uccellini.
Santa Lucia è da sempre associata al grano. Nel giorno a lei dedicato non si mangiano farinacei ma solo alimenti in chicchi. Questo in ricordo di un evento miracoloso che sembra sia avvenuto  a Palermo nel 1646 (oppure a Siracusa nel 1763) La città era prostrata da una terribile carestia, le scorte alimentari erano finite e la popolazione stremata era riunita in  preghiera, quando apparve una colomba (o secondo altre fonti una quaglia) con una spiga di grano nel becco.
DI lì a poco approdò in porto una nave con la stiva piena di frumento. Era il 13 dicembre. Per trasformare il grano in farina ci sarebbe voluto troppo tempo e così venne l'idea di bollirlo così com'era e di condirlo con quel poco che si poteva trovare. 
Ecco l'origine della cuccìa, un dolce che si mangia in Sicilia proprio il 13 dicembre da tempo immemorabile 
Ingredienti per 6 persone

400 g di grano
300 g di ricotta di pecora 
120 g di zucchero
100 g di zuccata (zucca candita)
80 g di cioccolato fondente
cannella in polvere, sale

Mettere il grano in una bacinella, riempire di acqua e lasciarlo a mollo per due giorni cambiando l'acqua mattina e sera
Mescolare lo zucchero e la ricotta in una terrina e lasciare riposare il composto per 5 ore 
Scolare il grano dall'acqua, sciacquarlo bene sotto l'acqua corrente dentro uno scolapasta e poi metterlo a cuocere in una pentola con molta acqua fresca. Una volta che parte l'ebollizione calcolare almeno un'ora di cottura a fuoco dolce. Assaggiare e scolare solo quando sarà tenero.
Lasciate raffreddare. Nel frattempo passare la crema di ricotta e zucchero al setaccio di crine, aggiungere la zuccata a cubettini e il cioccolato a pezzettini piccoli, profumare con due cucchiaini di cannella e amalgamarvi il grano cotto.

Mescolare bene per distribuire i sapori e poi riponete in frigo per due ore prima di servire 



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