è una ricetta credo antica, almeno mamma la imparò negli anni 50 quando era a servizo presso una famiglia ebrea di Nervi
dovette imparare il loro modo di cucinare e alcune ricette fanno tuttora parte del nostro retaggio gastronomico
questa la uso spesso perchè non contiene farina e latte e quindi è adattissima per le persone intolleranti come si è scoperta da poco mia nuora e come l'amico di Luca che è celiaco
rimane molto morbida e quindi si può usare senza bagnarla
250 g di mandorle tritate o farina di mandorle
250g di zucchero
2 arance biologiche
4 uova intere
1/2 bustina di lievito
se si vuole rivestire: mezzo vasetto di gelatina o marmellata di albicocche
rum o altro liquore s e piace per diluire la marmellata
se non si hanno arance biologiche si possono usare le altre lavandole col sapone di marsiglia
coprire le arance con acqua e cuocerle per 45 minuti
farle raffreddare e tagliarle in 4, raccogliere la polpa ed eliminare dalla buccia tutta al parte bianca
mettere al buccia insieme alla polpa e frullare il tutto
sbattere i torli con lo zucchero e quando schiumosi unire le arance frullate e la farina di mandorle setacciata col lievito
montare le chiare a neve ferma e unire al composto
per farlo in maniera ottimale bisogna prima mettere qualche cucchiaio di chiara nel composto per ammorbidirlo
e poi unire il tutto alle restanti chiare
ungere e infarinare con farina di riso una teglia da plum cake (io per esigenze di servizio l'ho fatta quadrata)
mettere il composto e cuocere in forno a 180°C per 45 minuti ( se in teglia più grande solo per 30 minuti)
lasciare in forno spento per 15 minuti
quando è fredda coprirla di marmellata diluita con liquore o se non piace con acqua
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